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La riforma Cartabia, entrata in vigore il 1 marzo 2023, ha portato importanti e sostanziali novità ai procedimenti per separazione e divorzio, con il duplice obiettivo di snellire il procedimento che interessa i due istituti e introdurre pratiche più semplici e veloci per la trasmissione della domanda di divorzio e separazione.

La più interessante modifica riguarda, infatti, la possibilità di presentare con un unico ricorso la richiesta di separazione e di divorzio giudiziale, con eliminazione della struttura bifasica del procedimento. In buona sostanza adesso ci potrà essere un’unica domanda e un unico processo di separazione e di divorzio innanzi allo stesso giudice istruttore.

ll procedimento unico di separazione e divorzio

Non si pensi, tuttavia, che la richiesta contestuale di separazione e divorzio con la Riforma Cartabia riguardi l’abolizione dell’istituto della separazione, bensì ci sarà un procedimento unico più veloce dinnanzi il Giudice istruttore per il passaggio all’ottenimento del divorzio tramite la presentazione di un atto unico.

Questo significa che il divorzio potrà essere ottenuto durante la causa di separazione nel medesimo procedimento e dal medesimo Giudice. Resta inteso che per ottenere il divorzio è necessario che la sentenza parziale di separazione passi in giudicato e che sussista la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi.

In ogni caso, anche con le nuove regole, la domanda di divorzio contenzioso diventa procedibile solo dopo il decorso di 12 mesi dalla separazione e dopo il passaggio in giudicato della relativa sentenza.

Cassazione: un solo ricorso anche per le separazioni e divorzi consensuali

Sicuramente una delle novità che più ha fatto discutere è stata quella relativa alla possibilità, in base alla Riforma, di potere chiedere con un unico atto la separazione e il divorzio solo in ipotesi di contenzioso tra le parti, quindi solo in sede di ricorso giudiziale e non consensuale.

Ciò ha portato, una volta entrata in vigore la Riforma, vari Tribunali a pronunciamenti contrastanti, alcuni nel senso dell’ammissibilità, altri del rigetto.

Finalmente, è intervenuta la Cassazione che, con un’importante sentenza n. 28727 del 2023, ha stabilito che in tema di crisi familiare è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto anche con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili delmatrimonio.
Oggi, pertanto chi è intenzionato a separarsi e divorziare nello stesso tempo, sia in ipotesi di contenzioso sia consensualmente può farlo, senza dovere aprire due procedimenti distinti. Così evitando anche di pagare due volte il contributo unificato.

Il vero cambiamento

Come abbiamo visto, dunque, con la Riforma Cartabia i coniugi possono chiedere allo stesso Giudice, con un unico atto e con un unico procedimento, sicuramente più snello e veloce, di dichiarare la loro separazione nonché il divorzio.

Tuttavia le tempistiche per ottenere il divorzio in tale caso sono rimaste le stesse ante riforma, ossia sei mesi dalla pronuncia della separazione consensuale o 12 mesi dalla, pronuncia della separazione giudiziale.