Sono quasi centomila le S.r.l. che si sono trovate la scorsa primavera a dover fare i conti con la nomina del sindaco o del revisore.
Non tutte hanno prestato attenzione alla norma e le Camere di Commercio stanno scorrendo gli archivi dei bilanci per trovare i “colpevoli” e chiedere l’intervento del tribunale. Vediamo di cosa si tratta.
La dichiarazione di fallimento (dal luglio dell’anno scorso “liquidazione giudiziale”) segue e conclude la crisi irreversibile di un’impresa o di un imprenditore.
Si tratta di una procedura giudiziale, dove in una situazione di insolvenza conclamata interviene il Tribunale, sostituendo l’amministratore con un curatore (una sorta di liquidatore) sotto la supervisione di un giudice a ciò delegato.
Nasce un nuovo adempimento che interessa molti di noi: il registro dei titolari effettivi.
Tale registro, previsto dalla normativa vigente in materia di antiriciclaggio, è costituito da una sezione del Registro Imprese tenuto dalle locali Camere di Commercio in cui vengono questi dati.
In sostanza ad ogni società di capitali o fondazioni o Trust sarà associata l’informativa in merito al titolare effettivo così come definito dalla normativa antiriciclaggio.